Come direste
voi da quelle parti, questa mattina “la vien zo a seciade”. E dire che sabato
abbiamo avuto una giornata di sole glorioso, come testimonia anche la foto del mio
vicino di casa Wally.
Wally è un personaggio
interessante: sposato senza figli, credo sia in pensione o comunque che non
lavori, si occupa lui di tutto in casa, stendendo lavatrici e lavatrici in
perfetto ordine cromatico e di grandezza, il bordi del suo praticello credo
vengano tagliati utilizzando squadra e taglierino, è sempre di buon umore e pronto a fare due
chiacchiere, specie se il tema è Everton la sua amata squadra di calcio. Appena
la temperatura esterna supera i 12-14 C° Wally ci omaggia della vista dei suoi
bicipiti e dei suoi tatuaggi e attacca con un po’ di DIY, bricolage casalingo,
altra grande passione britannica. Sono sicura che ha un sacco di cose da
raccontare, molte probabilmente me le ha già raccontate, ma avendo purtroppo un
pesantissimo accento scouse, tipico della zona di Liverpool, capisco più o meno
un terzo di quello che mi dice, e sorrido come un’idiota annuendo durante l’esposizione
dei restanti due terzi. Altri gossip su Wally quando acquisterò un po’ di
fluency in Liverpudliese…Fine della parentesi Wisteria Lane
Sabato insomma
giornatona che nemmeno ci veniva da invidiare i padani di San Michele e
dintorni: grandi bucati, fine dei Grandi Progetti e, a fine giornata, casa
perfetta da perfetta casalinga. Rientro nel tardo pomeriggio di Tim dopo un
viaggio epico ( a proposito: fuori i nomi di quelli che l’hanno messo all’ingrasso
la scorsa settimana, vi aspetto al varco per mettervi tutti in castigo a riso bollito precotto e
salsa carbonara !), apertura delle valigie e fine della casa
perfetta: nella micro casa basta un trolley per modificare delicatissimi
equilibri molecolari e passare dall’ordine totale al caos più inverosimile
In serata
siamo poi andati a teatro, in una cittadina qui vicina, a vedere uno spettacolo
della serie Horrible Histories. HH è nato come una serie di libri per raccontare
in modo accattivante e divertente la storia ai bambini, per cui ai fatti
storici di base vengono aggiunti particolari dettagli, in genere truculenti e
abbastanza disgustosi, che i bambini ovviamente adorano. E’ stata anche
pubblicata una serie Horrible Science e credo che qualche libro sia stato pure tradotto
in Italia. Dopo lo strepitoso successo dei libri è nata anche una serie
televisiva, molto divertente, e ora una serie di spettacoli, ognuno centrato su
un tema specifico, noi siamo andati a vedere Terrible Tudors (bboni, che adesso
arriva l’osservazione sociologica…). Insomma andiamo a New Brighton, che per fascino,
bellezza e dimensioni è l’equivalente di Campodarsego, in questo teatro strapieno
di famiglie a vedere lo spettacolo sui Tudors; i biglietti non erano affatto
economici e quando due settimane fa abbiamo prenotato noi, i circa dieci
spettacoli in programma erano vicini al tutto esaurito, tanto che poi hanno
aggiunto una nuova data. In questo teatro hanno una stagione fittissima di
spettacoli, a quanto mi dice grandma, sempre pieni. Scopro poi che c’è un’altra
serie di teatri, tutti nel raggio di 20-30 km, con una programmazione
pazzesca, ci sarebbe da vedere uno spettacolo diverso ogni giorno (se il
geometra e la Regina Madre, alias Antonio&Elsa fossero qui, non li si
vedrebbe nemmeno a colazione a casa, considerato che ci sono anche i matineè).
Ma tutta ‘sta gente che va a teatro…perché? E perché da noi nemmeno con gli
spettacoli gratuiti dietro casa si riesce a tirare su gente??!!! Il fatto che in UK Recitazione
sia parte del curriculum obbligatorio per i primi anni di scuola superiore potrebbe
già essere una risposta, altre me ne verranno in mente più in là…
Ieri camminata
nel bosco di Estham, che abbiamo a 10 minuti da casa e poi a casina a oziare e
leggere i 20 inserti del Sunday Times, un malloppone da circa un chilo che ADORO
ma che mi è stato proibito di continuare a comprare causa miracolosa
moltiplicazione dei fogli di carta che dopo qualche ora coprono tutte le
superfici piane della casa
Non sono
carini???!! Valeva proprio la pena fare tutta ‘sta strada e rinunciare ai
pomodori dell’orto J!!!
Cheers
Non capisco la J che conclude ogni tanto gli articoli (vedi "here comes the sun) :)
RispondiEliminaquale J? io vedo uno smile, anche qui nell'ultimo posto, subito dopo "orto". E questo che intendi?
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