giovedì 20 settembre 2012

Here comes the sun


Ieri verso fine mattina il sole ha deciso finalmente di uscire definitivamente dopo che nelle 5 ore precedenti avevamo sperimentato tutte le possibili variazioni di intensità precipitazioni, da lieve pioggerellina a tifone tropicale. Forte della saggezza meteorologica acquisita nelle mie tre settimane di permanenza, decido che bisogna assolutamente approfittarne e parto con il progetto “recupero del tavolo ammuffito del giardino”. Inizio a cartavetrare furiosamente e poi penso che, con tutto ‘sto sole improvviso, che sembrerebbe dover rimanere per almeno altre due-tre ore, è un peccato limitarsi al tavolo, bisogna pensare in grande. Decido quindi di gestire contemporaneamente il progetto “cambio tinta delle pareti nella stanza di Emily”. La micro-micro stanza di Emily è stata tinteggiata da lei e dal babbo poco più di un anno fa, non sarebbe proprio urgente ridare il colore… il punto è che la visione della fanciulla “prato verde con fili d’erba” si è poi tradotta in un muro verdino-pisellino, non esattamente degno di una principessa in fiore. Dopo aver valutato con lei vari colori alternativi (incluso viola scuro da abbinare alle tende nere), ci eravamo accordate per un lilla, con lavoro da farsi a primavera. Ma, ehi, ci sono due ore di sole oggi!!! Aprire subito il cantiere! Per risparmiare tempo, che tra poco bisogna andare a recuperare i ragazzi, decido che farò un pezzetto alla volta, spostando i mobili mano a mano e ricoprendo il pavimento (con la moquette!!!!) solo nella zona che mi serve al momento.

Ora, se voi non avete mai dato il colore ad una micro-micro-micro stanza, dove ci si gira a malapena, non potete apprezzare le gioie di questo tipo di operazione. Io che l’ho fatto posso testimoniare che ci sono attività decisamente meno stressanti da praticare nella vita. Nessun disastro comunque (ci speravate eh!?) e a fine giornata avevo quasi una parete e mezza completata e nessuna traccia evidente di pittura lilla sul pavimento, addosso alla sottoscritta o sulle candide porte bianche, un successone.

Oggi è iniziato con la pioggia che batteva sui vetri ma niente paura, aspetto il sole al varco per un’altra sessione di pittura intensiva. In quanto al tavolo, dovremo aspettare che asciughi nuovamente perché ieri, adeguandomi ai costumi locali,  l’ho lasciato fuori e si è inzuppato ben bene di nuovo.

Ecco qui i miei work in progress
 
 


Altre notizie in ordine sparso…

Emily ha deciso che non sono sufficienti il club di canto e quello di giornalismo da fare dopo scuola, adesso vorrebbe iniziare il breakfast club di Streetdance, giustamente chiamato anche Wake and Shake perché si tiene prima dell’inizio della scuola. Sono in corso trattative con la ragazza.

Kevin continua a sembrarmi un piccolo gentleman ogni mattina quando esce con il suo completo giacca/cravatta; la parte sovversiva/italiana è rappresentata egregiamente dal capello pazzo che nessuno mai riuscirà a mettere sotto controllo. L’altro giorno si è preso un “outstanding work” per un testo in inglese e ieri il massimo voto per la recitazione nella lezione di drama (teatro), si vede che il tempo inglese gli si addice veramente….

Abbiamo un telefono vero!!! La società dei telefoni ha mandato un messaggino questa mattina dicendo che prima delle 18.00 avremmo avuto la linea funzionante, alle 9.00 era già tutto fatto. Hurray!!!! Non so il numero purtroppo, dovrei chiamarmi sul cellulare che Tim mi ha lasciato ma non so il numero nemmeno di questo! Mi sa che dovrò chiamarvi uno per uno.
 

Caro pubblico italiano vi devo lasciare, il sole come prevedevasi è uscito e il dovere chiama!!!! Buona giornata a tutti J
 
 
 

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