lunedì 10 settembre 2012

Rain...

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse...

Niente di così suggestivo qui, temo, niente tamerici salmastre, di ginestre e mirti neanche l'ombra e in quanto ai vestimenti leggieri meglio lasciar perdere che con le temperature di questa sera ci starebbero bene quattro caldarroste e un po' di vin brulè. Qui questa sera, noi privilegiati del nord Inghilterra, abbiamo una concretissima pioggerellina, poco poetica e molto bagnata. E vabbè... per il mio umore non è di grande aiuto però prevedo sviluppi clamorosi per il micro prato....
In quanto a voi, maledetti, che vi state godendo i 22-23 C° della serata settembrina, senza una nube in cielo, spero almeno che stiate pensando a noi poveri auto-esiliati mentre sorseggiate il prosecchino appena uscito dal frigo...

Cambiamo argomento... oggi, volendomi calare nella parte della mamma efficiente ed informata, ho iniziato ad indagare con discrezione circa i compiti e il materiale che verrà dato ai bambini della classe di Emily. Interrogo alcune mamme all'ingresso a scuola "i compiti? mah sì, fanno esercizi di matematica sul sito della scuola e poi ogni tanto sviluppano un progetto assegnato su un tema specifico", sembrano un po' sorprese e sconcertate da questo mio malsano interesse per i compiti a casa…E il materiale da portare a casa? (non riesco davvero a capacitarmi che il quadernetto-registro delle letture sia tutto) “ bè, niente, non gli serve altro, i quaderni e i libri li trovano a scuola”, provo a spiegare che l’espressione ebete che mi è appena venuta è dovuta al fatto che provengo da un altro pianeta della galassia, dove i bambini a scuola ci vanno con borse così pesanti che Ryanair ci farebbe una fortuna di extra luggage se mettessero il check-in all’ingresso della classe. Le mamme mi guardano con vago interesse,  probabilmente pensano che sono DAVVERO strana e poi, essendo molto british, tornano a chiacchierare amabilmente del più e del meno.

Io mi sento sospesa in un limbo spazio-tempo-culturale, non so se preoccuparmi per questa totale rilassatezza (che sono sicura porterà gravi lacune di apprendimento e varie sciagure in ordine assortito) o se essere felice per il fatto che i bambini essenzialmente fanno scuola a scuola.
Altre notizie interessanti dalla scuola di Emily: a partire da giovedì i bambini andranno una volta a settimana in piscina (il nuoto fa parte del National Curriculum, come dire il POF minimo previsto per i bambini della primaria); partono i club ovvero le attività che i bambini possono scegliere di fare oltre l'orario di scuola (Emily ha scelto giornalismo); sono iniziate le lezioni di musica e si suonano veramente gli strumenti!!! si può scegliere tra clarinetto, trombone e tromba. Chi suona altri strumenti, come Emily, può restare a scuola oltre il normale orario e seguire la lezione per lo strumento specifico (questo a pagamento)

Per chi fosse interessato, questo è il sito della scuola di Emily
http://www.sitemyschool.com/childerthornton, così se mi sfugge qualche avviso fondamentale potete avvertirmi voi ;-)



la scuola di Emily vista dall'alto, il rettangolo circondato dalla siepe verde è il loro prato da gioco

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