venerdì 19 ottobre 2012

Running out of time

Mancano solo 12 giorni a Halloween e qui (UK) siamo in piena frenesia da acquisto dolcetti/scherzetti. Io provo a resistere, davvero!!!, ma oggi non ce l'ho più fatta ho sperperato £2 (totali) per questo.

Sono vere zucche, ma mi chiedo se, per quel prezzo, siano anche commestibili o importate direttamente dall'orto di fianco alla centrale di Fukushima.
Tornando alla macchina con Mavis siamo passate davanti ad un negozio di biglietti di auguri. Qui il tema principale era Christmas a cui mancano solo 66 giorni, nel caso non abbiate tenuto i conti dal mio precedente post sull'argomento. Con tutti 'sti biglietti di Natale, personalizzati per la mamma, la figlia, il figlio, il nipote, la nonna, il cognato, il patrigno, la zia di secondo grado, il bisnonno del vicino di casa etc etc etc, ero veramente tentata di devolvere altro denaro alla società dei consumi. Per fortuna Mavis mi ha distratto un attimo portandomi a vedere la sezione agende e calendari 2013, in super saldo ormai visto la vicina scadenza.





BBC primetime

Devo dire che una delle cose buone di essere in UK sono i programmi della BBC (l'equivalente inglese della RAI). E questo detto da una che non nutre particolare passione per la TV.
Ieri sera io e Emily ci siamo guardate Wartime Farm, documentario storico sulla vita dei contadini inglesi durante la seconda guerra mondiale. Una storica e due archeologi hanno ricreato fedelmente ambiente e stili di vita di quel periodo, sperimentando di persona le varie attività. La storica, Ruth Goodman, è una tipa decisamente bruttina ma bravissima, ed è gia stata consulente/conduttrice per serie televisive simili a questa. Ieri sera ha spennato un paio di piccioni per poi cucinarli seguendo una ricetta del tempo e mangiarli, guidato il trattore per arare i campi, costruito un cesto di vimini con i materiali trovati in fattoria; nella puntata precedente si era fatta una messa in piega con acqua e zucchero, cucito vestiti e imparato a ballare il Jitterbug, un ballo importato dai soldati americani.
L'attenzione ai dettagli è incredibile (ad esempio,tutte le persone che intervengono nel programma con testimonianze di vario tipo, sono rigorosamente vestite con abbigliamento d'epoca),  i tre conduttori divertentissimi e la storia diventa viva davanti ai tuoi occhi. Resti incollato allo schermo per un'ora (niente interruzioni pubblicitarie) senza accorgertene. Noi fortunati mortali al nord, per compensare la mancanza di sole e mozzarella di bufala, possiamo rivedere gli episodi della serie su Internet, non so se dall'Italia si riesce, questo comunque è il link  wartimefarm , tentar non nuoce...

giovedì 18 ottobre 2012

Packed lunch days dilemma

I due fanciulli di casa O'Donnell hanno entrambi la possibilità di utilizzare la mensa a scuola dove vengono serviti pasti caldi. Il menù è tipicamente british, anche considerate le contaminazioni straniere: sausage & mash, fish & chips, rice & chili  o chicken curry, spaghetti bolognaise (che si scrive proprio così, se la pasta è stracotta e condita con le polpette), roast dinner, macaroni cheese (che si scrive proprio così se i macaroni sono così dissolti che non si distinguono dal formaggio fuso) etc etc. In alternativa ci si può portare il pranzo da casa (packed lunch).
Vista la massiccia componente di carne nei piatti, Emily ha deciso dal primo giorno che il menù della scuola andava benissimo. Kevin invece, che ha gusti estremamente complessi, ha optato per il packed lunch tutti i giorni. Da brava mammina italiana mi arrovello per fornirgli quotidianamente un pasto nutriente, equilibrato, sano e gustoso  (miiii, suono come una pubblicità del Kinder Pinguì) ma non è per niente facile, soprattutto tenendo conto della lista di prescrizione dei cibi non graditi che si allunga di giorno in giorno. Ho pensato dunque di farvi tutti partecipi del problema e di invitarvi a suggerire ricette da sottoporre al ntp. Insomma, siete o non siete tutti bravi ai fornelli e dotati di creatività italiana e bel tempo ispiratore??!!!


mercoledì 17 ottobre 2012

Blowing in the wind

I cambi di tempo oggi sono totalmente folli: alle 7.30 diluviava, alle 8.00 il cielo era perfettamente limpido, alle 9.30 ho steso il bucato e c'era qualche nuvola in cielo, alle 9.45 pioveva alla grande, alle 10.15 bellissimo sole caldo, 11.00 cielo scuro e buio, alle 12.30 sole e vento, 13.15 pioggia, 14.00 cielo azzuro con qualche nuvoletta qua e là. Veramente interessante... soprattutto la bora che ha soffiato alla grande nella finestra temporale 12.30-13.15. Mi piaceva così tanto che mi sono appostata in giardino per fotografare il bucato (mutande comprese) e dare un'idea dei movimenti del vento.

 Non credo di esserci riuscita particolarmente bene ma in compenso i vicini di casa, che probabilmente nutrivano già qualche sospetto sulla sanità mentale dei nuovi abitanti di Hookstone Drv, hanno potuto avere una nuove conferme....

Pub Grub

Ho percepito un po' di vostro turbamento dopo la pubblicazione delle foto gastronomiche nell'ultimo post, ho pensato quindi di farvi provare ulteriori brividi di orrore con la pubblicazione integrale del pasto consumato a The Red Lion. Si tratta di tipico Pub Grub, ovvero tradizionale cibo da pub: semplici piatti unici, ipercalorici, superabbondanti. Potete vedere in sequenza: Red Lion burger, Sausage & mash (mash è il pureè di patate, le salsicce sono speziate e contengono anche pane), Steak & ale pie (un superclassico: torta con ripieno di carne e birra) ed infine Hunter's Chicken.



A parte sausage&mash, dove le patate ci sono già, tutti gli altri piatti sono accompagnati da Chips e Peas/salad. Mi manca la foto del dolce (Chocolate fudge cake), ne ho rubata una dal web per dare l'idea dei miliardi di calorie per cmq.
Il segreto dei milioni di cittadini britannici che sopravvivono a tutto ciò riuscendo ad alzarsi, più o meno, dal tavolo ancora vivi sta indubbiamente nelle numerose pinte con cui si annaffia il tutto (lager, bitter, stout, secondo le preferenze). Non potendo usare questa soluzione, per via della minore età o della necessità di guidare la macchina per riportare a casa incolume la famiglia, un altro ottimo sistema è quello di perdersi in un bosco, camminare ore per trovare la via d'uscita, consumare extra calorie per via di stress e inc...ture varie e solo allora sedersi a tavola.

domenica 14 ottobre 2012

Rambling ramblers

 
Non c'è una nuvola in cielo oggi, sole splendente, domenica pigra (a parte i bucati in lavatrici che si susseguono uno dietro l'altro) e una botta di nostalgia per casa...meglio se vi racconto delle nostre avventure di ieri....

Una bella gita in campagna 
(sottotitolo " Io l'avevo detto di girare a destra") 


Qualche anno fa ho comprato un bel librone "365 pub walks" con itinerari campestri da farsi a piedi o in bici che abbiano come destinazione finale un pub. Ne abbiamo già provati un paio e, dietro mio invito/ordine, il ntp ne ha scelto un'altro da farsi ieri, Little Budworth Country Park. Camminata circolare tranquilla, tra boschi e brughiera, da completarsi in circa un'ora.
Grandma decide di venire con noi. Avrà ampio modo di pentirsi amaramente dell'idea.
Dopo le solite contestazioni di rito ("io avevo detto di andare al pomeriggio non al mattino, io non vengo, io resto a casa, io resto in macchina") arriviamo al punto di partenza della nostra escursione. Convinto "amichevolmente" il ntp ad uscire dall'auto (un bilanciato mix di confisca beni, imprecazioni, minacce assortite), ci mettiamo in cammino controllando costantemente le istruzioni e la mappa sulla scheda del libro. Siamo all'interno di un'area vastissima, con sentieri di ogni tipo, per umani e per cavalli, che si mescolano e si confondono, non è per niente facile seguire il percorso corretto.

So far so good comunque, grandma cammina tranquilla con il suo bastone, Emily ci intrattiene con la cronaca dettagliata degli ultimi 6 mesi della sua vita, Kevin solleva obiezioni di ogni tipo a questa escursione ma comunque cammina. O perlomeno cammina fino a che, improvvisamente gli viene un attacco acuto di gotta al piede. 
Statisticamente piuttosto inverosimile, lo so, ma vista la sintomatologia, lo zoppicamento e i lamenti strazianti, questa è l'unica ipotesi plausibile, non trovo davvero altre spiegazioni. A questo punto Mavis, con la sua camminata rilassata coaudivata da walking stick e Emily carburata dalle sue stesse chiacchiere, balzano in pole position e staccano alla grande il pargolo, che con grandissimo sforzo sta coprendo circa 1 metro al minuto, e la sottoscritta, che per carità materna prova a non perderlo di vista in mezzo al fitto del bosco. Dopo una bella mezz'oretta di sofferenza acuta (mia) decido che 'sto piede va assolutamente curato (o tagliato, fa lo stesso). Una dose massiccia di imprecazioni e promesse di ulteriori confische, riescono a compiere il miracolo e il fanciullo si mette a camminare spedito, recuperando in breve tutto lo svantaggio accumulato. Per un po' si cammina come una famiglia normale, conversando lievemente della natura che ci circonda e di gare di rutti/scoregge fatte a scuola. Kevin decide a questo  punto che è il più qualificato per decifrare la mappa, probabilmente vero, quindi gli cedo la guida. Parte davanti a noi, spiegandoci come va interpretato il percorso e poco dopo... sparisce. Immaginando che sia semplicemente più avanti di noi, continuamo a camminare seguendo quello che crediamo essere il sentiero giusto. Due assunti sbagliati in una frase sola, niente male. Il sentiero non è giusto e Kevin non è davanti a noi perchè sta seguendo il percorso corretto, con la SUA mappa. A questo punto le cose precipitano un po': dopo varie ricerche ritrovo Kevin e insieme raggiungiamo il punto in cui si sono fermate Emily e Mavis, di tornare indietro per riprendere il percorso corretto neanche a parlarne, siamo andate troppo avanti e Grandma inizia a dare qualche segno di cedimento, proviamo dunque a intercettare la strada giusta dal punto in cui ci troviamo; la mappa non è per niente chiara e dopo altra strada fermiamo una famiglia di escursionisti (competenti) chiedendo aiuto, il capofamiglia si lancia per due volte in una descrizione dettagliatissima della strada da seguire, così dettagliata che dopo una decina di metri abbiamo le idee ancora più confuse; Kevin ci dice che lui ha capito perfettamente dove siamo e che dovremmo girare a destra ma sono così inferocita con lui che decido di ignorarlo; procediamo abbastanza a casaccio controllando la mappa per vedere se c'è qualche elemento che riusciamo a riconoscere e sperando di incontrare qualche buon viandante che ci tiri fuori da 'sto casino. Naturalmente non c'è nessuno: E perchè mai dovrebbe esserci qualcuno visto che ha anche iniziato a piovere? Al colmo della diperazione tiro fuori il TomTom che avevo messo nello zaino e seguo le gentili istruzioni di Jane, un po' confusa circa il fatto che non dovremmo per niente essere in mezzo ad un bosco con un autoveicolo, e che decide quindi di portarci su una bella strada a scorrimento veloce. Non è il massimo, ma almeno sulla mappa la strada sarà segnata...se ci fosse una mappa visto che la nostra è scomparsa!!!! Jane nel frattempo è morta di stenti e mancata ricarica batteria, amen.  Mavis propone di fare autostop, Emily di restare lì e lasciarci morire di fame, Kevin continua a ripetere "io l'avevo detto di girare a destra, l'avevo detto di girare a destra", io cerco con lo sguardo un bel ramo nodoso da schiantargli sul piede miracolato. Poi vediamo un pub in lontananza, non è il nostro ma andrà comunque bene in un momento di emergenza come questo. Ci sarebbe il piccolo dettaglio di come raggiungere la nostra auto, se sapessimo dove si trova e dove ci troviamo, Mavis suggerisce di chiamare un taxi. Prima di fare 'sta figura colossale ci giochiamo l'ultima carta: entro nel pub e chiedo se sanno dove si trova il Red Lion, la nostra meta orginale, di cui per fortuna ci ricordiamo il nome anche senza la mappa. Good news! E' a solo "one mile of distance", che sarebbe niente se non fosse che di miles ce ne siamo fatti a volontà finorà. Ma vabbè, almeno la strada è certa e ci incamminiamo lentamente per l'ultimo interminabile tratto di strada. Completamente sfatti avvistiamo finalmente all'orizzonte The Red Lion e andiamo riposare le stanche membra in questo bellissimo pub di campagna.





Dopo le abbondanti libagioni gentilmente offerte dalla carta di credito di grandad e la simpatia dei proprietari, gli animi sono infine riappacificati e ci godiamo questo bellissimo pezzo di campagna inglese. Grazie alla mappa miracolosamente rinvenuta infilata nella manica della mia giacca impermeabile (!!!!) scopriamo di aver coperto più del doppio del percorso pianificato impiegando circa il triplo del tempo preventivato. Che dire? Il commento del landlord del pub è stato "you're not very efficient ramblers, are you?". Ah, la saggezza contadina...
Torniamo, ammirando la luce meravigliosa del fine pomeriggio, con il sole che è nuovamente uscito, e meditando sulla nostra epica avventura e su quelle che non avremo in futuro (parola di Mavis). A casa doccia per tutti e meritato spaparanzamento sul divano. Bruscamente interrotto alle 18.05 da un knock knock alla porta.... "is the blog ready?".
Buone passeggiate a tutti! 



sabato 13 ottobre 2012

Knock, knock - who's there?

Ogni pomeriggio della settimana, ad eccezione di giornate con precipitazioni davvero intense, verso le 15.30-16.00 si sente bussare alla nostra porta, la prima di  numerose "bussate" che si ripetono fino verso le 18.00.
Non c'è dubbio su chi ci sia fuori dalla porta: è Nissa, il boss della nostra strada e il "tormento" quotidiano di Emily.
Nissa vive qualche casa più in là e insieme a  Loui e Jess è fuori a giocare nella nostra strada tutti i pomeriggi, è una strada cul-de-sac, quindi decisamente tranquilla. Nissa è una forza della natura: instancabile, tenace, positiva e soprattutto per niente scoraggiabile.
Lei e le altre due bambine hanno una fascinazione totale per Emily, che invece le considera troppo piccole e invadenti per i suoi gusti, e sono quindi qui tutti i pomeriggi a implorarla di andare a giocare con loro.
A Nissa & Co non si sfugge: la strada è piccola, le bambine tengono sotto controllo tutti i movimenti in-out e, all'occorrenza, si appostano senza dare nell'occhio per poi sbucare fuori improvvisamente mentre tu stai provando ad entrare in casa senza dare nell'occhio. Insomma Nissa bussa sempre a colpo sicuro.
Dopo un periodo inziale di risposte dirette di Emily con rifiuto di andare a giocare, siamo passati alla fase "scusa creativa fornita dalla mamma" (Emily sta facendo i compiti/ sta dormendo/ sta facendo il bagno/ si sta preparando per uscire), poi alla fase "miglior scusa creata collettivamente" con Nissa e le altre che, avendo ovviamente mangiato la foglia, mi suggeriscono motivazioni più originali (Emily si è addormentata sotto la doccia, sta facendo i compiti per il prossimo mese, sta preparando una recita di Natale da fare insieme alla nonna ) e infine alla fase "non importa se Emily non vuole uscire, possiamo fare conversazione con te (me)".
Dunque ultimamente siamo io, Nissa & Co sulla soglia di casa a discutere, generalmente al freddo  del più e del meno. Ho provato ad accorciare i tempi di esposizione al gelido vento del nord con un po' di sana corruzione italiana (patatine, dolcetti, giochi) e la cosa funziona per i primi 20-30 minuti, poi tornano all'assalto. Ho promesso loro che le avrei messe nel blog, vista la tenacia se lo meritano proprio. Naturalmente, dal momento che hanno una memoria prodigiosa, non mancano di ricordarmelo almeno tre volte al giorno, direi quindi che è arrivato il momento. Ecco a voi Nissa, Jess e Loui le tre fatine-stalker di Hookstone Drive

Charity Nation

Ieri nella suola di Emily hanno organizzato una giornata a sostegno di Breakthrough Breast Cancer, un'associazione di beneficenza che si occupa di tumore al seno. Tutti, bambini e staff, sono stati invitati ad andare a scuola vestiti di rosa (concessione ai maschi di utilizzare indumenti rossi) e portare con se una donazione. Totale eccitazione delle bambine per questo non-uniform day, il mattino discussioni animate su cosa indossare (o meglio su cosa non indossare)e grande festa di colore all'ingresso a scuola (anche molti genitori erano in rosa). Mr Tegg ha optato molto sobriamente per camicia rosa e cravatta rossa sotto il solito completo grigio. Trovate una foto dei bambini in assemblea nella newsletter della scuola, qui. Questo è una delle innumerevoli iniziative a sostegno delle charities, ce n'è per tutti i gusti: al supermercato ogni tot di spesa si riceve un gettone da inserire in una delle urne all'uscita, ognuna collegata ad un progetto di charity locale; alla fine della settimana il progetto che ha raccolto più preferenze-gettone riceve un contributo dal supermercati, non-uniform days nelle scuole con raccolta contributi, raccolta porta a porta di oggetti-vestiti da vendere nei charity shops (questa settimana ho ricevuto inviti da 4 associazioni diverse), camminate/imprese sportive varie sponsorizzate e altro ancora. Praticamente ogni giorno scopro una nuova iniziativa. Per una nazione dove tutti sembrano abbastanza farsi i fatti loro, è un bel po' di movimento...

giovedì 11 ottobre 2012

Treat or threat?

Asda (una delle più grandi catene di supermercati in UK) ha ormai da 2-3 settimane in vendita tutto il possibile immaginabile per Halloween: sangue finto, dolcetti, costumi, zucche di plastica, decori per la casa, arti di plastica.....nel nostro supermercato locale ci sono al momento tre luuuunghi corridoi completamente allestiti.
Il momento dello shopping insieme ad Emily è tutta una deviazione dal percorso pianificato. Poi voi lamentatevi dell' espositore caramelle posizionato strategicamente alla cassa....

mercoledì 10 ottobre 2012

Thou shall not miss school

Oggi nei giornali inglesi c'era la notizia di una tipa che si è sposata ai caraibi, ha portato con sè il figlio tredicenne e gli ha fatto perdere giorni di scuola senza avere l'autorizzazione della preside. Per questo è stata multata dal suo comune £100, si è rifiutata di pagare la multa e adesso dovrà andare in tribunale dove il suo caso verrà discusso.
Devo dire che questa notizia mi inquieta un po', o per lo meno inquieta quella parte anarco surrezionalista di me che è sopravvissuta a 20 anni di matrimonio con un inglese. Comprensibile comunque come vengano su precisi precisi da queste parti...

Bricks and pieces

Ohi, ohi, oggi sono un rottame...Con 'sta fissazione che m'è venuta di lavorare a più non posso nelle giornate di bel tempo, ieri ho avuto l'illuminata idea di abbattere un muretto in casa per creare un po' di microspazio nella microcasa


Uno di quelle favolose idee che ti vengono quando hai già inziato dieci altri lavori, un numero limitato di ore a disposizione e nessun tipo di esperienza precedente. Meglio ancora poi se non hai gli attrezzi adatti.
Dopo un'ora di mazzate, un martello spaccato, numerose imprecazioni in italiano e inglese (per par condicio) e varie ferite da taglio, il muretto si è finalmente arreso. Et voilà...
 Adesso resta da decidere cosa fare con tutto 'sto spazio.. angolo bar? palestra casalinga? home theatre? sala biliardo?
Mentre penso e mi lecco le ferite, eccovi un'altro paio di notiziuole.
Emily ha finalmente portato a casa il clarinetto fornito dalla scuola, adesso potrà provare lo strumento tutto il tempo che vuole. La famiglia e i vicini di casa si augurano che il passaggio da principiante a suonatrice esperta sia rapido e il più possibile indolore per tutti


Sempre Emily si è gudagnata la Star of the Week , il riconoscimento che ogni settimana viene data all'alunno/a segnalato/a per meriti particolari dall'insegnante. Non posso fare troppi commenti positivi perchè Emily dice che "it's not a big deal", comunque....ammmmmore della mamma!!!!


lunedì 8 ottobre 2012

Somebody else.

Ciao a tutti oggi vi scrivo io, Emily, bhe, in verità vi scrivo domani. Adesso vi voglio solo dire che stiamo bene e che siamo appena andati da un amico a mani vuote e siamo tornati con piattini, tazzine da caffè e un piatto pieno di brownies ( dolcetti al cioccolato) e DVD. Baci a tutti 

PS: Qui c'è il sole. NA, NA, NE, NA, NA!

domenica 7 ottobre 2012

Beeston

Digerito perfettamente l'haggis dell'altra sera, questa mattina abbiamo optato per un bell'english breakfast, a dire il vero il primo da che siamo qui. Quelle due rotelline scure che vedete di fianco alla pancetta sono di black pudding, una specie di sanguinaccio. E con questo colazione, pranzo e meranda per oggi sono sistemati. Cena mi tocca cucinarla per forza perchè abbiamo invitato i grandparents e mi sa che minestrina di verdure non sarà sufficiente...

Ieri, approfittando della bellissima giornata di sole, siamo andati a visitare Beeston Castle, o meglio le rovine dello stesso, circa mezz'ora da qui. Mugugni a non finire del n.t.p. che, a parte il disgusto totale all'idea di un po' di movimento fisico, credo trovi assolutamente cool avere un bel pallore marmoreo, proprio come una nobile fanciulla di fine '800, per carità che il sole non lo sfiori! Il confronto animato circa opportunità/finalità dell'uscita - meta - durata si è concluso con sequestro del PC per 2 giorni e accompagnamento coatto in auto (con i vicini inglesi che probabilmente si stavano chiedendo che tipo di vicini infernali gli fossero capitati). Stemperata la tensione durante il viaggio, con l'aiuto di Jane/TomTom che sempre allieta le nostre trasferte con i suoi "turn around when possible", arriviamo in questa parte bellissima del Cheshire e ditemi voi se non ne valeva la pena!



 Per la cronaca, il castello è proprietà di English Heritage, organizzazione che tutela e promuove tutta una serie di siti/monumenti/palazzi/giardini in Inghilterra, ad esempio Stonhenge o Richmond Castle. Pagando la quota di associazione annuale, £47, si ha accesso gratuito a tutti i loro siti. Ogni adulto tesserato può portare con se fino a 6 "bambini" che abbiano meno di 19 anni di età!!! Se qualcuno volesse prestarmi qualche figlio, così ne aprofittiamo....
 
 Tornando alla nostra uscita e al nostro recalcitrante scapigliato... il paesaggio bucolico, l'arietta fresca, la pancia vuota e il pensiero dell'astinenza da PC, alla fine l'hanno domato parzialmente e penso si sia goduto anche lui il panorama, ma ragazzi che fatica!!!

sabato 6 ottobre 2012

Burrrp!

Questa squisita pietanza che vedete è a base di frattaglie, orzo e abbondanti spezie assortite ed è universalmente conosciuta come Haggis, praticamente il piatto nazionale scozzese. Ieri sera Grandma, immagino sempre dubbiosa circa la nostra (mia) capacità di nutrire adeguatamente i pargoletti, ce ne ha passato uno che abbiamo provveduto a testare.


Nonostante l'apparenza piuttosto rivoltante è stato un gran successo; persino il n.t.p (nostro teeneger preferito) ha approvato e fatto il bis, il che non è da poco visto la lista chilometrica dei cibi che si rifuta persino di considerare per la sua dieta.









Devo dire che Haggis per cena risulta un po' pesante, visti i tempi di digestione per il polmone di maiale, ma mi sembrava un'idea carina da suggerirvi per la colazione di domani mattina...

venerdì 5 ottobre 2012

Schools, schools, schools

Oggi Emily ha un giorno di vacanza da scuola perchè gli insegnanti fanno formazione, così ne abbiamo aprofittato per andare a visitare un'altra delle possibili scuole per il prossimo anno, Wirral Grammar School. Anche questa è una scuola statale, per sole ragazze, ma a differenza di quella della scorsa settimana, l'ammissione è vincolata al superamento di un esame (i famosi 11plus) e dal fatto di risiedere vicino.
Che devo dì? Vorrei tanto tornare a scuola a studiare!!! Una scuola fantastica, aule attrezzatissime (qui nelle scuole superiori i ragazzi si spostano da un'aula all'altra a seconda della materia), atmosfera rilassata con insegnanti che ci invitavano ad entrare in classe mentre facevano lezione, ragazze che ci parlavano dei loro progetti, strumenti musicali di ogni tipo, aule informatiche da urlo...veramente non ho parole...

Una della aule di musica

Una della aule di arte
Grembiuli per il laboratorio di chimica
Aula di Cucina/economia domestica

Aula di Religious Education
Una della aule di IT
Commentavamo con la preside il fatto che gli insegnanti sembrano tutti estremamente motivati, quasi che, udite udite, amassero davvero il loro lavoro. Lo so, lo so che ce ne sono così anche tanti in Italia (vero Chiara?), ma perchè deve essere un terno al lotto trovarli? Qui, la preside ci ha spiegato che quando ha bisogno di un nuovo insegnante semplicemente pubblica un annuncio; dopo una prima selezione basata sul CV di quelli che si propongono per il posto, viene fatta una serie di colloqui con i candidati migliori, questi devono poi anche tenere alcune lezioni in aula, sotto osservazione della preside e/o dei governors della scuola; per la scelta finale si tiene anche conto delle opinioni dei ragazzi che hanno assisito alle lezioni di prova. Direi che con questo tipo di procedura è difficile ritrovarsi con un insegnante incapace. Poi ovviamente conta molto l'ambiente in cui uno si ritrova a lavorare, le risorse che gli vengono messe a disposizione, lo stipendio che si porta a casa etc etc, però, non sarebbe comunque un gran bel punto di partenza che la scuola potesse avere un qualche tipo di potere decisionale circa gli insegnanti da mettere in classe?? Mmmmm, adesso che ci penso, trattandosi di Italia, paese guineess record per corruzione e nepotismi vari forse non è una così bella idea...Preside, avrei la cognata del fratello di mia moglie che ha proprio bisogno di un lavoretto part-time tranquillo, tranquillo...si ricorda quando venni a ristrutturarle la taverna a costo zero??

giovedì 4 ottobre 2012

To bits or not to bits

Questa mattina a colazione stavo naturalmente pensando agli amici lontani (voi, voi, voi) e alla vostra colazione e al fatto che tra un po' avrete tonnellate di arance fresche da spremere, a prezzi ridicoli. E vabbè, qui non avremo il prodotto fresco però, ragazzi, i livelli di sofisticazione commerciale che si raggiungono in questo paese manco ve li sognate. Qui il succo di arancia fresco confezionato (bell'ossimoro) è disponibile in due versioni: smooth (liscio) oppure with bits (con i pezzetti, vale a dire non perfettamente filtrato).

Ahah, adesso vi vedo arancioni di invidia...
Pare che la differenza sia sostanziale, tantè che ha dato lo spunto per accese discussioni in famiglia.
Buon succo a tutti!

mercoledì 3 ottobre 2012

More news from nowhere

Per non farvi soffrire troppo fino al prossimo post, o per punirvi con un overdose di notizie, fate un po' voi, vi regalo queste due ultime chicche della giornata.
Kevin è rientrato felice ma un po' provato dal suo geography school trip: il programma prevedeva circa 10 miglia (16 Km) da farsi rigorosamente a piedi, su terreno misto (asfalto-fango-terra-fango-sabbia-fango-superfango) e appunti da prendere; comunque - hurray!  - era il giorno giusto per non-uniform dunque scongiurata la Figuraccia, la peggiore possibile occorrenza nella complicatissima vita da teenager.



Emily ha riportato a casa il suo learning log con il primo lavoro completato. Il learning log è un quadernone che i ragazzi usano per completare una ricerca-progetto specifica che viene assegnata dall'insegnante ogni due settimane. Per farlo sono incoraggiati ad usare quanta più possibile creatività e fantasia. La copertina può essere personalizzata, quella qui sotto è quella di Emily e di fianco il suo primo lavoro; il tema assegnato era "parla di una persona famosa o di qualcuno che conosci bene", la scelta è naturalmente caduta sull'idolo del momento, J.K.Rowling.

Commento di Mr Tegg:" great start to your learning log, I've found it very interesting". Ammmmore di mamma (italiana)!!!!
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