martedì 24 settembre 2013

The secret garden



Quando ormai ero rassegnata ad una lenta metamorfosi in creatura anfibia e al doppio maglione in pandan con le mutande di lana... due megafantastiche, strabilianti, stupefacentissime, meravigliosamente meravigliose giornate di caldo e sooooole. Un po' seccante la perfetta coincidenza con il ritorno di Tim, che non ha naturalmente perso tempo a spiegarmi che "in Inghilterra fa sempre caldo a Settembre, per non parlare del resto dell'anno"... non importa... per due giorni di sole di questi tempi posso tollerare qualsiasi bugiardissimo inglese.
Per aprofittare della meravigliosa luce della mia stella preferita ho passato due giorni trovando scuse di ogni tipo per stare fuori casa (ergo il black out di 48 ore del blog): giri in bici per i più futili motivi, accurata pulizia delle foglioline del bosso, stiratura in giardino, catalogazione delle erbacce nel prato, e, naturalmente, escursione con the kids. Avendo ormai in casa non uno ma ben due PC/Minecraft idiodipendenti, la fatica di trascinarli fuori casa e al di fuori di una wifi area, è diventata doppia. Comunque da brava madre rompimaroni non demordo tanto facilmente e sono riuscita ad organizzare ben due uscite con Emily ad Estham Park, un bel bosco che abbiamo qui vicino (con il ntp non c'è stato niente da fare così mi sono limitata a spedirlo in giardino senza possibilità di rientrare in casa, chiusa a chiave a doppia mandata).

Sabato ci siamo andati con un ex compagno di Emily, William, e con una nostra vecchia amica, Leena. Contravvenendo credo, ad ogni regola del Manuale del Buon Genitore Britannico, ho spedito i due giovinetti per conto loro ad esplorare il bosco, fissando luogo e ora per ritrovarci. Io e Leena abbiamo poi camminato in lungo e in largo il bosco, godendoci i primi  colori autunnali, trovando insoliti frutti (quelli della foto sono crab apples, sembrano grosse ciliegie ma sono proprio mele) e, io, immaginando le terribili disgrazie a cui stavano andando incontro i due pargoli e a come la mamma di William mi avrebbe fatto a fette per la mancata sorveglianza

 
Siccome la fortuna aiuta gli audaci e le madri snaturate, niente è successo, abbiamo ritrovato sani e salvi i due e per festeggiare siamo andati nel vicino Mimosa Tea Garden, un posticino niente niente male che sembra davvero un giardino incantanto. C'è un gelato alla fragola strepitoso e mille milioni di cose da fotografare, eccovene un campioncino






 
Visto il felice esito dell'uscita, con Emily abbiamo deciso di replicare il giorno dopo, questa volta coinvolgendo altri due ex compagni di scuola, Zachary e Mabel. Stendiamo un pietoso velo su come l'organizzazione di questa semplicissima uscita a dieci minuti da casa abbia richiesto svariate telefonate, innumerevoli sms, e un percorso in auto che il contadino di lupo/capra/cavoli al confronto sembra un principiante della logistica. Mi limiterò a dire che, dopo un tot di travasi di bile, l'uscita si è fatta, i giovinetti sono stati tutti riconsegnati agli orari richiesti (tutti diversi uno dall'altro, of course) e io ho potuto finalmente godermi gli ultimi raggi di sole della giornata. Con un paio di birre fresche a portata di mano, che quando ci vuole ci vuole.
Probabilmente per punire tutti i cattivi pensieri maturati ieri nel corso del mio girovagare da casadibambinox a casadibambinoy a casadibambinoz con tutte le possibili variazioni/combinazioni derivate, oggi è tornato il cielo grigiastro e un principio di pioggia. Almeno Tim ha smesso di commentare la superiorità del tempo inglese!






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