Tutti in trepida attesa dei risultati del referendum scozzese. Dopo giorni di dibattiti (in TV, sui giornali, a scuola, persino a scout!) pronostici, discussioni siamo arrivati al dunque. Mi sa che su a nord c'è un'atmosfera poco rilassata... meglio che pensiamo ad altro per ora
Ho iniziato la scorsa settimana a sperimentare un Food Assembly, che è un modo un po' figo per chiamare quello che in effetti è un mercato diretto produttore-consumatore assistito dalla tecnologia.
Ci si iscrive via internet ad un gruppo locale che riunisce vari produttori agricoli della zona; questi informano, via web, i membri del gruppo dei prodotti disponibili per la specifica settimana; chi vuole ordina e paga, sempre via web, e poi una volta alla settimana c'è la distribuzione dei prodotti in un centro designato (per il gruppo di Chester si tratta di un pub, Tim ha felicemente approvato la scelta). Al momento della distribuzione c'è anche la possibilità di acquistare eventuali prodotti extra che i produttori possono aver portato con se.
La cosa buona del sistema è che si tratta di piccole realtà locali che lavorano sulla qualità (molto è organic - biologico), frutta/verdura stagionali ma comunque con una buona scelta.
Per il mio primo acquisto ho scelto pomodori gialli e cuore di bue (mai trovati fin'ora in nessun supermercato), veramente buoni! Tim, che è a dieta e non può esagerare con la roba colorata, ha scelto una delicata gelatina di rosa canina, stile gentiluomo di campagna.
P.S. Franci ha iniziato a fare francese a scuola. Che le sue insegnanti leggano il mio blog??!!!
Nessun commento:
Posta un commento