giovedì 27 marzo 2014

Free as a bird

 Gli inglesi hanno una certa passione per i volatili, e non intendo arrostiti in forno... Praticamente in ogni giardino si possono vedere i  bird feeders, strutture di vario tipo dove va messo cibo per gli uccelli (semi, palle di grasso etc). Ce ne sono di sofisticatissimi, artistici, costruiti in casa, multipiano, persino con dispositivi anti-scoiattolo/topo, per evitare che si pappino loro le delicatessen fornite, di tutto e di più, veramente

Anche noi ne abbiamo due-tra sparsi per il giardino e, insieme al pane avanzato distribuito sul prato, sono fonte di attrazione per pettirossi, merli, obesissimi piccioni, storni, verdoni, passeri, gabbiani... E' un bel vedere, devo dire, tutta 'sta frenetica attività di volo e ristorazione, e l'apprezzerei ancora di più se l'abbondante e meravigliosa fauna avicola che transita dal nostro giardino andasse altrove ad annuciare il divenire del giorno. Credo che siano tarati tutti sul fuso orario dello Yemen. Questa "mattina" hanno improvvisato un concertino fuori dalla nostra finestra alle 3.46, ed è così da un tot di giorni. So per certo l'ora perchè sono rimasta, ancora una volta, a fissare incredula la sveglia per un tot, indecisa se tirarla agli orchestrali o a Tim che, da settimane alternativamente nega che questo realmente accada o dice che è la bellezza dell'Inghilterra (dove il sole splende sempre, tra l'altro...). Passato il momento da Mrs Twit (consiglio la lettura di The Twits, in italiano "Gli sporcelli" di R.Dahl) mi sono riconciliata con il mondo pensando che tutto sommato era meglio svegliarsi così anzichè con il pum pum dei cacciatori borgoricesi. E poi ci si può sempre procurare un gatto...

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