sabato 12 gennaio 2013

Tea for two

E' stata una settimana intensissima, a cominciare dalla levataccia di lunedì mattina, particolarmente dura dopo il nostro travagliato viaggio di ritorno. Sorprendentemente il ntp, a cui era stata lasciata la scelta se andare o meno a scuola, si è trascinato fuori dal letto ed è uscito al freddo e al gelo per raggiungere la fermata del bus. E senza mugugnare! Strane cose accadono a queste latitudini...
Prove più dure comunque ci aspettavano: a metà settimana Emily ha invitato per la prima volta a casa dopo scuola una compagna, Erin (parte del team bra expedition, per chi si ricordasse).
L'invito a casa dopo scuola, da queste parti, include automaticamente la cena o, come dicono nel north England operaio, "tea". E ora ragassi, qua bisogna tenere alta la bandiera italiana e dare pubblica dimostrazione di quanto siamo bravi ai fornelli nonchè perfettamente organizzati in casa. Generalmente io non sono un rappresentante di punta in nessuno dei due settori (in compenso ho una laurea ad honorem nella categoria Madri Sciagurate-Distratte-Disordinate) ma con l'aiuto di  Emily sono subito entrata nella parte... "allora mamma, intanto bisogna che ci prepari da mangiare per le 5 (ndr ora canonica per il tea dei bambini inglesi), ricordati che Erin è vegetariana, cosa pensavi di cucinare? mmmm, va bene...poi potremo fare questo e quest'altro..." (pregasi immaginare il ditino alzato mentre mi vengono impartite le istruzioni).
Sono seguite 12 ore di Grandi Manovre preparatorie dopodichè Erin si è ritrovata a visitare una delle case più ordinate che la sottoscritta sia mai riuscita a produrre in vent'anni nonchè a gustare incredibili manicaretti (vabbè, non esageriamo... comunque Erin molto educatamente ha fatto il bis di tutto). A fine serata Emily mi comunica che sono stata promossa, bontà sua.

Il mattino dopo, ancora provata dall'intensa esperienza psico-fisica, accompagno Emily a scuola e incrocio la mamma di Erin, Paula, un esuberantissima nord-irlandese. A, gongolo, adesso mi chiede la ricetta di quel favoloso piatto di pasta che ho cucinato ieri o forse mi dice quanto a Erin è piaciuto il parmigiano con le pere.
"Hi honey, all ok? thank you for yesterday" e se ne corre via.
Ma 'sti inglesi non potrebbero essere un po' più italiani qualche volta?!! Scende tristemente una lacrima nell'insalata (di pere e grana)... La prossima volta baked beans on toast, giuro!!!
 

3 commenti:

  1. Tesoro benedetto, cosa vuoi aspettarti, sono barbari dopo tutto! O forse la donna pensava che tu, come tutti gli italiani, non sapessi parlare inglese, e ti ha evitato l'imbarazzo. Mah!
    Bacioniiii!

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  2. Complimenti per la cena! Quando torno puoi cucinare sempre tu.
    Sottolineo il fatto che la signora è irlandese dal Irlanda del Nord. Non è Inglese. Sono sicuro che le altre mamme saranno più complimentare.

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  3. Beh dai, almeno ti ha chiamato dolcezza!

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